Psicoanalisi Freudiana

ARCHIVIO DEL FORUM FREUD 
(maggio - giugno 2002)

 

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Date: 05/7/02 11:53:45 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Re: Netiquette
Ma che hai voluto dire, Logio? Non lo caoisco mica, sai. kuchs.

Date: 05/8/02 02:31:09 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Re: Netiquette
La città è la chat, la costituzione e le leggi sono la netiquette e l'intento che vorrei animasse quelli che vengono in città e cioè: agire in modo da produrre la propria ricchezza e quella degli altri. In questa occasione non parlo di quattrini, mi riferisco alla contentezza che mi è capitato di provare scoprendo miei errori, aiutando altri a scoprirne, alla sensazione che quell' ora e mezza passata in chat...era stata una buona cosa e avrei voluto che si ripetesse il giorno dopo o, comunque, più spesso.
Cari saluti.
Logio.

Date: 05/8/02 10:12:54 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: interruzione dell'analisi: riformulo la domanda
Che succede quando si scopre una strana profonda radicale incompatibilita' col proprio analista e pur tuttavia si ha la necessita' di dover continuare il percorso? Ovvero e' cosi' semplice cambiare analista e riproporsi nuovamente ne proprio racconto? Vale la pena impegnare altro lungo tempo forse a discapito di altre "possibilita" di crescita e di formazione?
Grazie per il contributo.

Date: 05/10/02 01:57:04 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: I gelati dello scià
Mia moglie restaura documenti d'archivio. Il suo laboratorio è vicino a piazza Santa Croce, una piazza niente male. Tutti i giorni centinaia di persone passano per via San Giuseppe, che da piazza Piave sfocia in piazza Santa Croce. Anch'io faccio la stessa strada, ma svolto a destra nella via che porta in piazza Sant'Ambrogio e proseguo per i fatti miei, senza infilarmi in piazza Santa Croce. Quante piazze e quanti santi a Firenze! Comunque...Un uomo, una donna (mia moglie dice che sono iraniani), hanno aperto una piccola gelateria proprio in questa strada così "camminata". Oggi sono entrato e ho chiesto un gelato: yogurt, nocciola e banana (de gustibus...). Buono il gelato! E per un euro e cinquanta me ne hanno dato quanto ne avrei voluto per essere contento! Ho pensato che i due con quella gelateria, messa nel posto giusto, con un gelato così buono e dato in abbondanza, sarebbero diventati ricchi e forse già lo erano.
Logio.

Date: 05/10/02 02:12:55 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Le gaie scienze
Spero di vedere germogliare, crescere e poi diventare belle come ciliegi in fiore due scienze:
1)Storia della fobosofia
2)Opimologia
Quest' ultima sarebbe un'iniziativa da incoraggiare almeno fino alle superiori: perchè se nascesse sarebbe lo studio dei discorsi sull'abbondanza e sulla ricchezza, che è lo stessa cosa.
Logio

Date: 05/10/02 02:21:05 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Ancora sulle gaie scienze
...Ma forse l'iniziativa dell' opimologia sarebbe da incoraggiarsi fino all'Università (già...ma i docenti dove li trovo...non certo a scienze politiche!)...
Logio

Date: 05/10/02 02:27:25 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Ancora sulle gaie scienze
...Ma forse l'iniziativa dell' opimologia sarebbe da incoraggiarsi fino all'Università (già...ma i docenti dove li trovo...non certo a scienze politiche!)...
Logio

Date: 05/10/02 03:15:38 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Chi ben comincia
Chi ben comincia...(...mmm...avrei voglia di scrivere che ha già finito, se non fosse che il pensiero del "metà" (metà o mèta?) me lo impedisce...non mi sento tranquillo a scriverlo...poi non ci dormo sopra...non lo scrivo! e chi s'è visto s'è visto, a buon intenditor... Oh! Io l'imbeccata (imbeccata o imboccata...?) l'ho data!)...(!)
Logio

Date: 05/10/02 03:25:33 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Ringraziamenti
Io ti ringrazio per avere accettato ciò che tu mi hai chiesto e che io ti ho donato.
Logio

Date: 05/11/02 02:48:59 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Re: I gelati dello scià
Logio,
hai scritto una cosa cosi' bella che mi sono innamorato di te.

Date: 05/11/02 06:11:35 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Filosofi e fobosofi
Saremo, tutti o quasi, d'accordo che è perfettamente ingiusto, continuare con la vera e propria truffa, eternata peraltro nei manuali di storia della filosofia,grazie alla quale usurpano il nome di filosofi, cioè "amici del sapere", dei veri nemici del pensiero = fobosofimi si perdoni il neologismo nato dalla mia profonda incompetenza del greco antico, cui ho cercato di sopperire con dizionari vari-oggi che tengo fra le mani un nuovo testamento con testo originale a fronte, rimpiango di non avere imparato il greco a scuola). In sintesi: i filosofi dovrebbero essere gli amici del sapere e del pensiero(per come la penso io "di natura"), i fobosofi, con buona pace dei grecisti illustri che avrebbero dovuto metterci bocca prima, sono i nemici del sapere e quindi del pensiero (secondo me "di natura"). Un esempio di "amico del pensiero"? Cristo, niente male, Freud perché no? Un esempio di "nemico del pensiero"?
L' elenco si allunga, ma ci si accontenti degli gnostici, perché non infilarci di soppiatto anche "certo" Platone, e...chi vogliamo salvare (le mele marce si scattivano in famiglia!)? Sull'opimologia poco aggiungo se non che mi auguro che nasca (ma credo sia già nata) una scienza che si occupi della ricchezza-abbondanza, senza dare per scontata una partenza dalla miseria e un destino funereo di penuria per tutti.
Logio

Date: 05/11/02 04:26:52 PM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Grande dubbio.
Ma se....
.........seduta dopo seduta.......
....seduta dopo seduta....
......................e poi un'altra seduta...
...e un'altra seduta ancora....
....il cervello si fotte del tutto, e tutto lo guardi a cervelfottuto,
come si rimedia?

Date: 05/11/02 02:51:04 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: No Subject
Cos e' la fobosofia? Saggezza delle fobie? Scusa l'ignoranza.
Sulla opimologia non riesco ad azzardare neanche un grossolano significato.
Ma perche' studio architettura?

Date: 05/12/02 05:05:48 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: La mosca nella bottiglia
Che fa la mosca nella bottiglia, quando il fondo della medesima è rivolto verso la luce?
Mi piacerebbe rispondere che non crede ai suoi occhi...ma...
Forse perché crede ai suoi occhi, forse un pò troppo, e non crede alla percezione di un ostacolo che il tatto le rivela, forse per questo, continua a sbatter craniate sulla parete invincibile...Sarebbe bene che la mosca, invece di fissarsi in ciò che vede, provasse a mettere insieme ciò che le arriva dagli altri sensi, e quindi scegliesse la salvezza...ma così non accade...Non mi resta che chiudere il fondo della bottiglia con il palmo della mano e orientare il foro di uscita verso la luce.
Non mi sono mai messo nei panni di una mosca, ma chissà...
Logio

Date: 05/12/02 07:56:52 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Psicologi, psicoanalisti
Psicologi...quanti miliardi di persone abitano l'orbe terracqueo? Mah...?! Chissà come faranno a contarli e quanti albi per infilarceli tutti quando si accorgeranno di esserlo davvero psicologi al cento per cento...e quante commissioni...Chissà...potrei presiederne almeno un centinaio, facciamo centotre. Oh...! Ma io senza soldi non mi muovo...sia chiaro! E poi bisognerà dimostrare agli psicologi, attualmente iscritti ai vari albi...che psicologi lo erano davvero, anche senza l'alibi dell'albo! Un opera immane, la muraglia cinese del domani. E gli psicoanalisti?
Alla prossima...ora devo uscire.
Logio.

Date: 05/12/02 09:30:07 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Mi sembra d'esser una mosca cinese.
Non so perche' ma ho l'impressione di essere una mosca cinese.

Date: 05/14/02 02:08:22 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Grande dubbio.
La pensata che fotte, è quella di supporre che stendersi sul lettino, o divano che dir si voglia, dello psicoanalista, serva a fottersi il cervello...
La smetta di fottersi da solo, caro amico...
Logio

Date: 05/14/02 12:22:54 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Alzarsi una mattina...
Alzarsi una mattina e cambiare dal giornalaio una banconota da cinquanta euro con cinquanta monete da un euro. Scegliere come meta i semafori della città, farsi lavare il vetro cinquanta volte, ogni volta dare un euro a chi chiede, non avendo orecchi per la montata d'odio che sale dai calcson dispiegati, straniero in terra straniera...
Logio.

Date: 05/14/02 09:45:34 AM
Name: CHIARA SIRUFO
Email: Sirmassi@libero.it
Subject: cerco libri sulla psicoanalisi
ciao a tutti mi chiamo chiara ho 16 anni e per caso sn capitata in questo sito. Studio al liceo socio psico petagogico d chiavari (ge) e la mia materia preferita è la psicologia. Freud è il mio secondo maestro trovo ke le sue siano "teorie" ineressanti, nn solo, x approfondire il mio studio sto leggendo "intelligenza emotiva" d Daniel Goleman, è 1 libro molto bello specifico e interessante. potreste consigliarmene qualke altro sulla psicoanalisi, magari dello stesso freud???

Date: 05/14/02 01:30:01 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: cerco libri sulla psicoanalisi
Ho pensato subito alla "Introduzione alla psicoanalisi" di Freud, perché è stato il primo libro che ho letto sull'argomento venti anni fa è mi è piaciuto. Lo trovi pubblicato dalla casa editrice Boringhieri di Torino, nell' opera completa di Freud nel volume ottavo insieme ad altri scritti, oppure, sempre in Boringhieri, da solo, ma non so dirti il nome della collana, in questo caso costa meno, non ha la copertina rigida ma è cucito e quindi non si "scianca", puoi leggerlo anche al mare. Ti consiglierei anche altri libri suoi, ma questo è un buon inizio. Che bello che tu ti interessi di Freud!
Grazie per la domanda.
Logio

Date: 05/14/02 01:56:42 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Gli psicoanalisti...
Alle prossime elezioni potrei scendere in campo e riuscire a farcela ad essere scelto come monarca assoluto per un giorno o due. Tanto, per portare a termine la riforma che porterebbe il paese, di cui mi trovo ad essere cittadino, in Europa: l'abolizione puntigliosa di tutti gli ordini, di tutti gli albi, a cominciare da quello dei camionisti, passando per quello dei notai e dei giornalisti, per giungere a quello dei medici e degli avvocati. Risparmierei quello degli psicologi, perché accoglie anche "psicoanalisti", che hanno ancora il problema di autorizzarsi a fare ciò che è permesso. E' comodo un albo del genere: perché permette agli "sprovveduti", che pensano con la propria testa, di andarsi a cercare altrove il partner più conveniente.
Logio.

Date: 05/14/02 02:19:48 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: I sensi
Un mio amico ha scritto che i sensi sono le finestre dell'anima. Concordo. Per questo diffido delle "passioni" che nascono e vivono con il coinvolgimento di un senso solo, e dei deliranti che le considerano "amore". Non c'è paradiso senza gusto, tatto, olfatto, vista, udito...comunque di un paradiso del genere non saprei che farmene.
Logio.

Date: 05/16/02 12:17:37 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Da Eugenio Montale
"...amo la terra amo
Chi me la data
Chi se la riprende."
Grazie!
Logio.

Date: 05/16/02 05:20:44 PM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Re: Che poeta...!
...che poeta...
...Logio...
...che poeta...
...Logio...
sei davvero
un gran poeta...
...Logio...!
di Giuseppe
Grazie, Giuseppe.

Date: 05/17/02 06:24:08 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: Farmaci, farmaci, farmaci, farmaci, farmaci ... ... farmaci ... ...
Ma anziche' andare sul lettino non si puo' prendere una buona combinazione di psicofarmaci fino a stare bene e ricostruire una vita piena di progetti?
Che so, un antidepressivo in gocce al mattino, un antimaniacale mattino e mezzodi', uno stabilizzatore dell'umore mattino e sera, un leggero neurolettico per stare piu' tranquilli e, se necessario, un tranquillante prima di andare a letto.
Naturalemente, il tutto opportunamente dosato e combinato, tramite prescrizione di specialista.
Tra l'altro coi farmaci di ultima generazione si puo' anche fumare canne e bere alcool.
Alla grande.

Date: 05/23/02 04:40:00 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Re: Che poeta...!
Sono uno che, se riesce a scrivere quello che pensa, dorme meglio.
Logio.

Date: 05/23/02 02:59:12 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Farmaci, farmaci, farmaci, farmaci, farmaci ... ... farmaci ... ...
Rispondo, semplicemente riportando poche parole di Ambrogio Ballabio (le assicuro che è esistito e che ho avuto il piacere di parlare con lui):"Chi mi tratta scientificamente, mi perde".
A lei la scelta.
Logio.

Date: 05/23/02 05:05:09 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Che cosa disse Hillel
"E se non ora, quando?" domanda Hillel. Quando sarà questo "ora"? L' "ora" che è ora, questo momento, non è mai esistito prima, sin dal tempo in cui il mondo fu creato, e questo momento non esisterà mai più. Un tempo c'era un altro "ora", e più avanti ci sarà un altro "ora", e ogni "ora" ha la sua importanza e funzione particolari.
(Tradizione chassidica)
Logio.

Date: 05/25/02 02:16:42 PM
Name: laura
mail: toolaura@hotmail.com
Subject: Re: Farmaci, farmaci, farmaci, farmaci, farmaci ... ... farmaci ... ...
......sarebbe opportuno fare una lunga analisi interiore....da soli o con l aiuto di qualcuno...le parole sono la miglior cura.......se messe in pratica laura

Name: Logio
Subject: Re: Re: Re: Ripensiamo l'onorare
Email: paologio@inwind.it
25/05/02
Solo a titolo di pro-vocazione:
FABRIZIO DE ANDRE' "Il testamento di Tito" (La Buona Novella 1970)
(Tito, crocifisso con Dimaco insieme a Gesù di Nazareth)
Non avrai altro Dio all'infuori di me, spesso mi han fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est dicevan che in fondo era uguale.
Credevano ad un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male.
Credevano ad un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di Dio non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato, e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano, davvero lo nominai invano.
Onora il padre, onora la madre e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore, non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore, non ho provato dolore.
Ricorda di santificare le feste. Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari sgozzati come animali.
Il quinto dice non devi rubare e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.
Non commettere atti che non siano puri cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce e il figlio rimane e tanti ne uccide la fame.
Io, forse ho confuso il piacere e l'amore, ma non ho creato dolore.
Il settimo dice non ammazzare se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di Dio, tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel nazareno, e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno, e un ladro non muore di meno.
Non dire falsa testimonianza e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino, ma scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio nome e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio nome e no, non ne provo dolore.
Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi, che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d'amore non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita, stasera vi invidio la vita.
Ma adesso che viene la sera ed il buio mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti:
io, nel vedere quest'uomo che muore, madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore.

Name: Logio
Subject: Re: No Subject
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
"La Ghemara riporta un altro passo della nostra Mishna:
E SE FOSSE NEL CIMITERO di modo che per andarlo a prendere e restituirlo deve contrarre tuma e lui è un Kohen NON SI RENDA TAME(stato legalmente definito di impurità rituale che colpisce persone e oggetti. Tame è una persona o un oggetto contaminato da tuma e in grado di trasferirla ad un altro oggetto del suo genere) PER ESSO.
La Ghemara riporta una Baraita che illustra meglio l'argomento della Mishna:
Insegnarono Rabbanan in una Baraita: DA DOVE impariamo CHE SE SUO PADRE GLI DISSE: "RENDITI TAME" O GLI DISSE: "NON RESTITUIRE quell'oggetto smarrito" NON LO ASCOLTI - PERCHÉ È DETTOLevitico 19, 3) TEMA L'UOMO SUO PADRE E SUA MADRE E RISPETTI I MIEI SABATI - IO SONO IL SIGNORE - TUTTI VOI figli e genitori SIETE TENUTI A DARMI ONORE...
La Ghemara spiega:
È necessario che la Tora lo insegni, infatti potrei credere: Siccome è stato assimilato l'onore del padre e la madre all'onore dell'Onnipresente, perché è detto qui (Esodo 20, 11) Onora tuo padre e tua madre, ed è detto dopo (Proverbi 3, 9) Onora il Signore con le tue sostanze. Perciò obbediscigli a tuo padre anche quando ti ordina di non restituire un oggetto smarrito! Per questo ci informa il versetto "Rispetti i miei Sabati" di non ascoltarlo quando ti ordina di non rispettare i precetti della Tora."
Logio: da "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein

Name: Logio
Subject: Re: No Subject
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
Baraita= i responsi dei Tannaim che non furono inclusi da Rabbi Yehuda Hanassi nella Mishna. R'Chyia e R'Oshaya, discepoli di Rabbi Yehuda Hanassi (Rebbi), cercarono e redassero le Baraitot e ne compilarono un'autorevole collezione, basata sull'insegnamento di Rebbi.
Logio!

Name: Logio
Subject: mishna?
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
L'insegnamento dei Tannaim organizzato e compilato da R'Yehuda Hanassi. Viene così chiamato anche ogni suo paragrafo.
Logio.

Name: Logio
Subject: Ghemara?
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
= Parte del Talmud che discute la Mishna. Si usa anche come sinonimo del Talmud nel suo complesso.
Logio

Name: Logio
Subject: mishna?
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
L'insegnamento dei Tannaim organizzato e compilato da R'Yehuda Hanassi. Viene così chiamato anche ogni suo paragrafo.
Logio.

Name: Logio
Subject: Re: No Subject
Email: paologio@inwind.it
28/05/02
Baraita= i responsi dei Tannaim che non furono inclusi da Rabbi Yehuda Hanassi nella Mishna. R'Chyia e R'Oshaya, discepoli di Rabbi Yehuda Hanassi (Rebbi), cercarono e redassero le Baraitot e ne compilarono un'autorevole collezione, basata sull'insegnamento di Rebbi.
Logio!

Name: giuseppe
Subject: Ma logio, che sta a di'? Vaneggia o sono IO scemo?
Email:
02/06/2002
Vorrei dire:
Logio e' un bravo ragazzo.
E' educato.
E' colto, e' simpatico.
Sa stirarsi le camicie, fa un caffe' che neanche al bar....
Se lo conoscesse mia mamma me lo appiopperebbe come fidanzato.
Ogni volta che si va al bowling, fa sempre strike...
Ma che ci posso fare se non capisco mai, dicasi MAI, il senso dei suoi messaggi?
Per favore, datemi conforto, altrimenti mi sembra di essere totalmente cretino.
Grazie per l'eventuale contributo.

Name: Anonymous
Subject: Re: Ma logio, che sta a di'? Vaneggia o sono IO scemo?
Email:
02/06/2002
1) Logio non è un ragazzo
2) Logio non è bravo
3) Logio non è un bravo ragazzo
4) Ti domanderebbe cos'è essere educati
5) Sul "colto" poi...
6) Simpatico, ma anche antipatico, come molti
7) Le camicie non sa stirarsele
Il caffè...sì va beh!
9) Fidanzarlo con un masculo proprio no...sua mamma che pure è di strette vedute si opporrebbe alquanto.
10) Non esercita il bowling, a mala pena sa come si scrive, e tantomeno lo strike.
11) I suoi non son messaggi, ma neppur massaggi...
11) Il senso? Non è quello di Visconti (?)

Name: Giuseppe
Subject: Re: Re: Re: Ma logio, che sta a di'? Vaneggia o sono IO scemo?Altra versione!
Email: kuchs@tiscali.it
02/06/2002
Anonimo, ma chi sei?
Abbi il coraggio di firmarti...
--- --- --- --- --- --- --- --- ---
Replying to:
Logio non è bravo
Non è ragazzo
Non è bravo ragazzo
Educato... che vor dì...?
Colto forse si ma come tutti.
Simpatico? Fino a che non cambia il tempo!
Le camicie no, non sa stirarle...ma il caffè...je piace bbono!
Su tua mamma praticherei l'epochè...(fidanzare masculo a masculo...sai com'è...)
Bowling, no nun ciai preso, manco sa come se scrive!
Strike che vor dì: scioppero forse?
I suoi messaggi...non son massaggi e il senso...non credo sia quello di Visconti...
Sul conforto..."aiutati che il ciel t'aiuta"
Sul cretino...Non credo che sian molti o pochi i cretini part-time.

Name: Logio
Subject: L' acume dei rabbini...
Email: paologio@inwind.it
02/06/2002
Un affascinante giovane uomo sulla trentina, molto elegante e con l'aria vagamente debosciata, si presenta al rabbino Kuk e, ironizzando sull'arretratezza dell' ebraismo, si dichiara libero pensatore.
Il rabbino Kuk gli domanda: "Lei ha fatto studi biblici, giovanotto?"
"No rabbino", risponde il giovane scettico.
"Studi talmudici?"
"Nemmeno".
"Ha qualche nozione di Cabalà?"
"Decisamente no, signor rabbino".
Il rabbino Kuk guarda il giovane uomo sorridendo maliziosamente e poi gli dice:"Giovanotto lei è come un agente segreto".
"Un agente segreto?" ripete interdetto il giovane uomo.
"Ma si giovanotto", insiste rav Kuk, "un agente segreto. Lei viaggia sotto mentite spoglie. Lei non è un libero pensatore, lei è un ignorante!"
Da un libro di un amico del pensiero, Moni Ovadia, intitolato "L' ebreo che ride", pubblicato da Einaudi nella collana dei tascabili "Stile libero".
Purtroppo il libro non è cucito: legatura all' americana, con tutti gli inconvenienti che comporta.
Logio.

Name: Gianpietro Sery
Subject: c'è e-logio ed e-logio !
Email:
02/06/2002
C'è chi nelle sue osservazioni è in una buona posizione di domanda: giuseppe, abbi solo un pò di pazienza e vedrai che anche tu troverai, come già molti di noi, un guadagno in ciò che logio dice... la conoscenza e la comprensione reciproca sono anche frutto del tempo (tuttavia non smettere di chiedere chiarimenti... avrai risposta!).
C'è chi invece non domanda nulla... a costui si può dare molto poco: cioè quanto esattamente desidera (evitate di scrivere sul forum solo per essere più poveri: grazie !).
gianpietro séry

Name: Giuseppe
Subject: tema: psicanalisi e psicofarmaci
Email: kuchs@tiscali.it
04/06/2002
Vorrei proporre il seguente tema di discussione: gli psicofarmaci durante la psicanalisi, dove per psicanalisi intendo l'approccio freudiano classico: lettino 3 o 4 volte la settimana.
Ovvero, la "psicanalisi" ha delle posizioni ufficiali e univoche sull'opportunita' di assumere farmaci durante l'approccio analitico? Certo, come e' noto, e' difficile e complesso stabilire cosa voglia dire oggi analista freudiano; tuttavia, attenendosi al tema da me proposto, per esigenze di sintesi, mi riferisco all'approccio analitico classico.
Generalmente pare che i freudiani facciano la guerra ai farmaci. Bisogna capire se e' vero o se dipende dal singolo analista.
Altra cosa interessante sarebbe capire che ne pensano i pazienti.
Naturalmente, si da' per scontato, mi riferisco all'assunzione del farmaco solo nei casi in cui si arriva a cadere in grave e pesante depressione.
Del resto, la proposta di questo tema mi deriva da un'esperienza personale: 3 anni fa, per due mesi, sono stato cosi' male da isolarmi del tutto dalla vita reale, meditavo molto seriamente l'ipotesi del suicidio, non dormivo ed ero costantemente corroso da pensieri ossessivi e fobie. L'analista mi pose il veto sul farmaco, e rispettai questo veto fin quando il malessere non mi porto' alla soglia del suicidio: presi un farmaco, ma lo assunsi con grandi sensi di colpa perche' sapevo le posizioni spartane (e un po' persecutorie) del mio analista. Non gli ho mai perdonato il suo atteggiamento talebano nei confronti, appunto, dei farmaci, tanto piu' che io stesso sono sempre stato il primo a pensare che, durante un'analisi, il farmaco va preso solo se si arriva all'angoscia e all'appiattimento interiori piu' neri.
Scusate l'immissione di un'esperienza personale, ma e' il pretesto per discutere del tema e non l'oggetto del tema stesso; in altre parole: la sofferenza, certamente necessaria al cambiamento, deve essere per forza la massima possibile?
Grazie per il contributo.

Name: Logio
Subject: L' innocenza.
Email: paologio@inwind.it
05/06/2002
L'innocenza...:strada da percorrere, dono da trasmettere, orientamento civico?
Logio.

Name: valentina
Subject: donna
Email: zelda2001@libero.it
08/06/2002
Sto cercando quanto più possibile leghi freud e la sua considerazione sul mondo femminile.
Qualcuno può aiutarmi?
valentina

Name: Logio
Subject: Parenti? Serpenti!
Email: paologio@inwind.it
08/06/2002
Non credo che l' autore di questo testo, Giacomo B. Contri, si offenderà, se mi permetto di riportarlo, così come è stato pubblicato su "Tracce" di dicembre del 2001, allo scopo di fornire un contributo al lavoro di chat su "Onora il padre e la madre".
Me ne sono ricordato, lavorando sul detto: "Parenti.? Serpenti!".Chissà se potrà esserci utile la rilettura del detto alla luce radente dello scritto di Contri.?
"SERPENTI (o il sapere di Cristo)
Distinguiamo: l° serpenti naturali, in Zoologia "Ofidi". Velenosi o no, grandi e piccini. Esteticamente spesso pregevoli, malgrado fobie per loro come per i gatti ("zoofobie"). Certuni hanno il sapere di non farsi individuare (catturare o uccidere) facendosi prendere per altro, per esempio, se sono verdi, confondendosi con l'erba: è un caso di doppiezza sì ma tecnica, non morale. Come la doppiezza tecnica dei farmaci, per esempio gli antibiotici: dateli a un sano e lo ammalerete distruggendogli la flora batterica, dateli a uno con polmonite e lo guarirete (la flora ricrescerà);
2° serpenti morali, anche questi di diverse specie... morali. Per esempio la nota doppiezza delle "barzellette" o storielle, o dei giochi di parole, quella della comicità o umorismo o "spirito": in esse agisce la doppiezza tecnica, pregevole sia esteticamente che moralmente, del far prendere una cosa per un'altra senza che vi sia inganno o menzogna. È la libera versatilità della lingua quando uno sia un buon parlante ossia un parlante buono, morale.
C'è poi l'altra doppiezza, quella del serpente delle origini (Gen 3,1), o dell'Ingannatore, che spinge anzi corrompe la buona doppiezza anzidetta fino a farne menzogna. Annoto che il Serpente-Satana non è affatto spiritoso. Ora, sull'inganno o sulla menzogna nella sua devastante efficacia, né la Scienza modernamente intesa e meno ancora la Psicologia novecentesca hanno il pur minimo sapere: l'ingenuità ignorante vi regna sovrana o meglio, anzi peggio, vi domina sottoproletaria.
Ora, entra in scena l'esperto massimo di serpenti, Cristo in persona e pensiero. Sui serpenti naturali ha un sapere popolare, e senza zoofobia (Cristo è sano di psiche). Importa il suo sapere sul secondo gruppo.
Sul Serpente-Diavolo mostra di saperne... più del Diavolo, in quella quarantina di giorni nel deserto in cui procede una volta per tutte al regolamento dei conti con il vecchio serpente-ingannatore che ci ha danneggiati tutti con la doppiezza di un'idea falsa (ricordo che tra Cristo e il Diavolo nel deserto si svolge una sfida all'ultimo... Dio). Ma il medesimo sapere egli dichiara, in forma condensata, in una frase notissima:
"Siate prudenti come i serpenti e semplici come le colombe" (Mt 10,16).
La parola sulle colombe, "semplici" (o "candidi") traduce una parola, in greco akéraios, che significa incolume, intatto, incontaminato, puro, illeso, non distrutto, integro, insomma: sano. La corrispondente parola latina sarebbe salus, salute anche intellettuale. La parola sui serpenti è "prudenti", in greco frònimos, sinonima di accorto, intelligente, perspicace, sapiente, dunque: sciente, che sa (come nella parola giuris-prudenza). Insomma, parlando di serpenti ne parla bene. Ma come?, e il serpente-diavolo cioè ingannatore?, ne sta parlando bene? Ecco il nocciolo di questo pensiero di Cristo.
Il Diavolo, serpente-ingannatore, è quello che ha deviato, pervertito, la virtù-competenza-intelligenza dell'onesto serpente nella direzione dell'inganno. Ma ciò finisce per ingannare non solo noi, ma anche lui stesso: come nella disputa nel deserto, in cui l'Ingannatore è tanto cretino da cercare, compulsivamente, di corrompere quello che già sa essere Figlio di Dio cioè non ingannabile. Sono anni che cerco di spiegare che il Diavolo è (diventato) un idiota (c'era arrivato un po' C.S. Lewis prima di me, vedi le Lettere di Berlicche, (1942).
Ma allora il pensiero di Cristo è che ci auspica serpenti alla seconda potenza, cioè non solo con il sapere del serpente prudente o sciente, ma anche con scienza sul serpente-ingannatore.
Adesso, uniamo colomba e serpente, facciamo aritmetica: colomba + serpente = che cosa? Risposta: = innocente. E Cristo stesso: innocente, cioè è colomba e serpente sapendo tutto sull'ingannatore senza nuocere (in-nocente: caso unico). Non c'è innocenza né moralità senza sapere. Fine dell'occultismo.
La colomba-serpente è già in atto come pensiero nella frase "Perdonare i nemici": perdonarli presuppone il sapere - oggi rarissimo se non crollano Torri - che esiste il nemico."
Saluti da Logio.

Name: Logio
Subject: Indovinello
Email: paologio@inwind.it
13/06/02
Vi assicuro che in casa mia i libri non mancano. Che meraviglia! Non riesco ad immaginare una vita senza libri...E tantomeno un paradiso! Ma son convinto che qualche libro lo si potrebbe trovare anche all' inferno...per tener buoni i dannati...perché no? Sono reduce da un viaggio con mia moglie e due amiche ebree. Abbiamo passato qualche buon quarto d' ora a leggere "barzellette" "ebraiche"...Vi assicuro che non c'è di meglio: provare per credere. Non si fa che sorridere dall' inizio alla fine...in attesa di una risata che non ci sarà. E l' ebreo avveduto questo lo sa e non se la aspetta, perché sa che il sorriso è la soddisfazione costituita in tanti piccoli "ora" improcrastinabili. Ed ha ragione! Comunque vengo al nocciolo.
Sono un frequentatore di librerie doc (mi piace star bene anche in libreria), e siccome la mia straripante biblioteca (i libri...come un fiume che rompe gli argini...)è in riordino permanente e io non ricordo se il tal libro lo possiedo ancora, se è in prestito, oppure regalato o dato per perduto, mi accade di acquistare lo stesso libro per due volte o tre. Così, oggi, alla richiesta di una delle amiche di prestarle il libro da cui leggevo, non ho saputo resistere alla tentazione di regalarlo ancora una volta e così non mi resta che cercare in libreria per tutta la notte o citare a memoria. Siccome mezzanotte è passata da quaranta minuti opto per la "citazione" fidando nella memoria, certo che alla fine ci si sforza di non trovar qualcosa, per trovare qualcosaltro che ci interessa davvero. Allora cito?
Cito! Siamo alla casa editrice Baldini e Castoldi che fa cose a volte niente male. Il titolo del libro è "Un' aringa in paradiso", sottotitolo(molto accattivante): "enciclopedia della risata ebraica". Ha raccolto e commentato molte occasioni di risata Elena Lowenthal (spero di aver scritto bene il cognome, ma già con questi dati, in libreria, se vi verrà voglia di comprarvi il libro, non vi manderanno via con un risolino di sufficienza). Ma veniamo al sodo, come si dice. L' indovinello è il seguente:
"Qual' è la differenza tra uno psicotico e un nevrotico?"
Risposta: "Lo psicotico è convinto che due + due fa cinque, il nevrotico sa bene che due + due fa quattro e non c'è cosa che lo innervosisca di più!".
Logio.

Name: Logio
Subject: Adolescenza
Email: paologio@inwind.it
15/06/02
Non ho potuto partecipare alla chat, bellissima, del 12 giugno. Stasera me la son letta e sono soddisfatto.
Eccomi qua a scrivere qualche parola sulle cose che mi capita di notare; dal momento che "se puoi vedere guarda, se puoi guardare osserva!". Mi sto accorgendo che mi capita sempre più spesso di scrivere in diretta quello che vedo. Passo tutto il giorno a scrivere: naturalmente senza prendere appunti su carta e alla sera dopo la mia visitina al forum qualche volta non so resistere all' impulso di lasciare qualche traccia del mio lavoro quotidiano. Sul forum scrivo spesso a connessione attiva. Chissà perché mi piacerà pagare per quello che scrivo! Tant' è!
Beh, stasera avrei voglia di raccontarvi un incontro insperato, roba da non credere ai miei occhi. Il giorno della chat ero in viaggio con mia moglie e due amiche, madre e figlia, ebree. Non ci crederete, ma la figlia, sedici anni, non mi ha trattato scientificamente, come fa qualche figlio o figlia di parenti o conoscenti o amici. Cosa fa la differenza? Semplicemente il fatto che ho incontrato una donna di sedici anni immune da quella roba chiamata "adolescenza".
Per quella roba lì i sedicenni non dialogano con i trentenni ed i trentenni sottoscrivono questo mutismo demenziale come tributo da pagare ad una fase della vita "inevitabile": complicità delinquenziale fra padri, madri, istitutori, parenti, e figli-non-più-figli. Si nutre la credenza che l' adolescenza esista... si continua a nutrire questa credenza, si continua a sacrificare a quest' idolo. Di che cosa si nutre questa credenza, se non di un sostanziale parricidio, se non di una capillare eliminazione (solo quando va bene "insabbiamento") della legge che ci fa eredi e quindi figli e che ci permette di "incontrare" altri soggetti?
Se trattiamo qualcuno "scientificamente", lo perdiamo.
Se qualcuno mi tratta "scientificamente", mi perde.
Queste parole, Ambrogio Ballabio le ha dette, le ha scritte,
grazie amico della vita.
Figli trattati scientificamente ecco gli adolescenti, che impareranno a trattare scientificamente chiunque attraverserà la loro strada: parricidio-universicidio.
Ora posso andare a dormire.
Logio.

Name: mariantonietta
Subject: la chat
Email: gienne@katamail.com
15/06/02
ciao a tutti!
Sto' conducendo un inchiesta sul mondo della chat, ho fatto delle teorie su questo fenomeno ma vorrei discuterne con qualcuno del campo...chi sia interessato può contattarmi a questo indirizzo gienne@katamail.com ..purtoppo l'orario fissato da questa chat nn è adatto a me.
Ho pensato che la chat potrebbe essere vista come forma nuova di terapia, mi riferisco all'ansia che si somatizza con la fantasticheria....catarsi e immaginazione sono le parole chiave.
Mi piacerebbe fare un'analisi della società e dei motivi che ci spingono a chattare.
La trasgresione e l'anonimato come catarsi.
Se interessa a qualcuno vi prego di contattarmi quanto prima.
grazie. Mariantonietta

Name: Logio
Subject: Re: la chat
Email: paologio@inwind.it
15/06/02
..."ansia", "somatizza","fantasticheria", "catarsi", "immaginazione", "società", "trasgresssione", "anonimato"...son tutte parole che potrebbero andare per la nostra chat.
Potremmo discuterne per chat intere.
Perché quasi tutti i partecipanti alla nostra chat, sono mossi dalla speranza di riuscire a rifarsi la lingua.
Sei invitata!
Logio

Name: lea
Subject: Re: RINGRAZIAMENTI
Email:
16/06/02
......

Name: laura
Subject: ?????????
Email: toolaura@hotmail.com
17/06/02
........mi dicono spesso di leggermi bene dentro.......................c'e' qualcuno che sa spiegarmi come!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Name: giachi
Subject: Re: Adolescenza
Email:
17/06/02
................mahhhhhhhhh

Name: Logio
Subject: Re: Re: Adolescenza
Email: paologio@inwind.it
18/06/02
Se la prossima volta che ti capita di passare da queste parti scrivi ciò che ti lascia perplesso, mi aiuti a pensare.
A presto.
Logio

Name: Logio
Subject: Re: ?????????
Email: paologio@inwind.it
18/06/02
...

Name: Logio
Subject: Adolescenza
Email: paologio@inwind.it
18/06/02
Finite le scuole.
Una persona di sedici anni sta stravaccata tutto il giorno davanti alla tele.
Riunione plenaria dei genitori...
Lei a lui: "Ma ti sembra normale che un ragazzo della sua età se ne stia davanti al televisore tutto il giorno, tutti i giorni..."
Lui a lei: "...ma dai...è l' adolescenza, è un periodo critico tutti i ragazzi della sua età fanno così...".
Logio

Name: Logio
Subject: Definizioni
Email: paologio@inwind.it
19/06/02
...amare è una cosa
...voler bene è una' altra cosa
...amare è più forte che voler bene
...amare di più ma voler meno bene (Catullo ci ha messo lo zampino!)
...il voler bene può precedere l'amare
...il voler bene può seguire l'amare
...anche se ci lasciamo voglio che continuiamo a volerci bene (l'amore non c'è più ed è possibile a volontà che rimanga in vita una specie di substrato che sarebbe il volersi bene).
Logio

Name: Logio
Subject: Sedicenne
Email: paologio@inwind.it
19/06/02
"...e cosa ne pensi del piercing?"
...
"...ti dirò che a me in piccole dosi non dispiace...
soprattutto quando è un ornamento, non troppo ostentato...
...non mi piace quando chi lo fa vuol far la predica a chi lo vede...quando c'è "tutto un discorso sotto", quando chi lo fa si mette in cattedra per dimostrare chi sa che cosa..."
"...a me invece piace anche come modo di contestazione...un cantante rock che mi piace, lui se l'è fatto dappertutto, è pieno...dice che tratta il corpo come la maggior parte degli uomini tratta la terra...i grattacieli, le industrie, le cave di pietra, l' inquinamento...addirittura se da qualche parte si sviluppa un infezione la lascia stare, come si fa con la terra..."
"...e va in giro nudo o...?"
"...no no va vestito! queste cose le ha dette in
un' intervista..."
"...e tu concordi con lui che si possa anche farsi male per dimostrare alcunché...sai...se lascia andare avanti le infezioni..."
...
Logio

Name: Logio
Subject: Mah...!
Email: paologio@inwind.it
19/06/02
Ha ragione Giachi a scrivere: "Mah...!"
Un bel "mah", universale, su tutto, anche sul forum...
Serve a qualcosa? Il forum?
Mah...!
Mangi?
Mah...!
Le donne...?
Mah...!!!
Dio?
Mah...!
E se il cosmo, invece che dalla pernacchia universale, fosse stato generato dall' emissione di un fatidico, infastidito, "mah!"?
Mah...mah...!
Mamma, dunque...la mamma...hai problemi con la mahmmah dunque!
Mah... mah!
Potevidirloprimahmah!
Logio

Name: Logio
Subject: amici o nemici?
Email: paologio@inwind.it
19/06/02
Bisogna che la smetta di scrivere...
Cercherò di non cadere in tentazione...
(tanto lo scrivibile è stato già scritto)
Ce la farò?
Logi-ho

Name: Giuseppe
Subject: Re: amici o nemici?
Email: kuchs@tiscali.it
19/06/02
Logio, ti prego non smettere di scrivere.
Uno, le tue osservazioni sono interessanti, altre volte divertenti. Tipo la battuta del nevrotico che si accanisce perche' 2+2 fa 4 (io mi accanisco anche per tutte le altre somme.....)
Due, perche' tutte le volte che passo qui mi annoierei, visto che non ci scrive pressoche' nessuno se non tu.
Certo, mi piacerebbe che, essendo un sito di psicanalisi, ci parteci passero anche altri a dire la propria, e possibilmente in tema (poi mi piacerebbe anche che qualcuno rispondesse ai miei interventi.... ).
Ciao grande Logio.

Name: laura
Subject: Re: Re: ?????????
Email:
20/06/02
......vista la tua intelligenza,speravo in qualcosa di piu concreto..........grazie cmq per l'attenzione

Name: Logio
Subject: Re: Re: Re: ?????????
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
Laura...
Sbaglio o ti avevo domandato di farti viva in chat?
Le faccine dei dormienti hanno sortito l' effetto di svegliarti?
E poi ad un' esortazione del genere...(a quella di chi ti dice spesso di leggerti bene dentro),cara Laura, se qualcuno la rivolgesse a me...risponderei proprio con una sana dormita, nulla di più concreto, anche perché a dormirci sopra sulle cose che ci dicono si fa più chiarezza sulle cose e sulle persone che ce le dicono. Nulla di meglio, almeno per me.
E non fare la permalosina, va bene?
Logio

Name: Logio
Subject: Re: Re: amici o nemici?
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
Caro Giuseppe!
Logio

Name: Logio
Subject: Re: Re: Re: ?????????
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
...se incontrassi una persona che mi esortasse a "leggermi bene dentro", saprei malagevolmente resistere alla tentazione di pensare che quella persona è fuori di testa...!
Perché?
Perché non c'è nessun "dentro" privilegiabile rispetto al "fuori" costituito da tutti gli atti che fanno o non fanno rapporto.
Logio

Name: Logio
Subject: non rispondere (per Laura e per Giuseppe e per altri...)
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
Leggo da un libro bellissimo che non rispondere, non dare una risposta, significa mantenere la domanda aperta. Non spegnere la domanda...con la risposta!
Logio

Name: Logio
Subject: Onora il padre e la madre
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
Leggo, in un bellissimo libro che mi è arrivato come uno scappellotto ben vibrato tra capo e collo, che questa parola, e cioè 'Onora il padre e la madre', "sembra un curioso appello: non essere nevrotico. Oppure non soffrire a causa di ciò che sono i tuoi genitori... E' essa stessa un rimedio contro genitori abusivi: rispettarli significa poterli tenere a distanza..." Fin qui niente male direi! Ma c'è dell' altro detto in modo, almeno per me, ancor più toccante ed è: "Il rispetto, è proprio il peso accordato alla storia dei genitori: anch' essi sono stati figli, con la stessa 'prova' da attraversare con i loro genitori."
Logio

Name: Logio
Subject: Domanda e risposta
Email: paologio@inwind.it
21/06/02
Leggo che qualcuno, dizionari alla mano ed alquanto competente, propone, di tradurre la parola "Non renderai falsa testimonianza" con "Non risponderai", così riformulata: "Manterrai la domanda","Non spegnere la domanda, che è il fondamento stesso dell' umano, negli uomini che incontri".
Pare che ci sia una sorta di violenza nel dare la risposta.
Sembra che "il comandamento che ordina di non dare risposte"...voglia proibire una sofferenza inflitta ad altri..."
Quasi quasi continuo a leggere...tanto ho preso il caffè!
Logio

Name: epnot
Subject: Re: amici o nemici?
Email: epnot@hotmail.com
22/06/02
Forse preoccuparsi dello scrivibile in quanto dato di fatto ci priverebbe di un sacco di opportunita' di leggere quello che scrivi tu. Se vi fosse incertezza preferirei accantonare il problema dello scrivibile, ma visto che manca anche quella ti chiederei senz'altro di continuare, se lo desideri, anche per chi ha piacere nel leggere.
Grazie
Walter

Name: Logio
Subject: Amor vincit omnia?
Email: paologio@inwind.it
22/06/02
Non ci crederete ma ho sentito una frase niente male per una delle nostre chat, che stasera mi fanno venire in mente una cosina di quasi mezzo secolo fa (quasi...però!).
...Andavo a "fare" chiocciolini dopo un' estiva (?) mattina di pioggia...che poi venivano messi a "spurgarsi" in un secchiello chiuso pieno di farina...Perché?
Perché dopo un trattamento del genere i malcapitati diventavano particolarmente prelibati per i buongustai che andavano ghiotti di tale specialità, temperando la farina il marcato sapore d' erbe che avrebbero altrimenti conservato.
Stavo per perdere il filo (quando si parla di mangiare e bere...!)...
A proposito ho letto di una tipa che è morta, anzi deceduta, all' età di 124 anni e che si vantava di aver raggiunto
quell' età (probabilmente 123 anni e 364 giorni) per aver pedissequamente seguito la prescrizione del suo medico curante, che le aveva ingiunto di smetterla di bere vino, alla tenera età di 114 anni!
Ma torniamo alla chat, anzi alla frase fuoriuscita dal televisore
(ero in zona Carlucci): "Per un bambino è meglio essere amato o capito?"
Questa mi sembra una frase da sottoporre al fuoco incrociato dei chattanti, che mi piacerebbe stessero in chat, come i chiocciolini nel secchio di farina: per spurgarsi (la lingua beninteso!) e diventare più buoni (gustosi).
Anche stasera non c'è stato verso di resistere alla tentazione di scrivere le mie trovate.
Chiedo scusa a tutti (anche a mia moglie, che non mi legge...anzi! mi ha chiesto di tradurle un testo sul restauro delle carte in grande formato...ahiaaahi!)
Logio

Name: Riki
Subject: Re: Adolescenza
Email:
24/06/02
Del lui di turno direi: come minimo ha perso una buona occasione per pensare un pochino di più prima di parlare.
Ciao
Riki

Name: Riki
Subject: Re: Definizioni
Email:
24/06/02
Caro Logio,
poiché in queste parole vi sono alcune questioni che meriterebbero la nostra attenzione ti propongo queste brevi riflessioni (invero un poco frettolose)
"Voler bene" come buon volere: ovvero c'è un buon volere distinguibile da un cattivo volere? Quando il volere è buon volere? Quando volontà e aver voglia si sposano?
"Voler bene" come volere il bene: qui la morale ancora comune (ma nel senso della patologia comune)vuole che il bene voluto sia quello dell'altro per sacrificio del proprio. Noi diciamo invece che non c'è bene che di ricevente (non mi dilungo).
Una distinzione tra buon volere e volere il bene regge e conviene?
Grazie della proposta
Riki

Name: Logio
Subject: Re: Re: Definizioni
Email: paologio@inwind.it
25/06/02
Carissimo Riki, ho messo la faccina col sorriso perché è un piacere ogni tanto incontrarti, anche se in questa forma, ma avrei potuto mettere la faccina del dormiente, perché sono arrivato ora a casa: è mezzanotte e un quarto...A Firenze festeggiavano S.Giovanni...fuochi artificiali, traffico, parcheggi ecc. ecc.
Eppure arrischio una "risposta". Le virgolette stanno ad attestare che il mio è un contributo a ciò che hai scritto e che la questione, o meglio le questioni che hai posto, meritano di rimanere aperte e di essere riprese.
Vengo al sodo. Che vuol dire la frase "Ti voglio bene"?
Che vuol dire la frase "Ti amo".
Personalmente tradurrei così: "Ti voglio bene" è la stessa cosa che "Ti auguro di agire in modo tale da riuscire a trattare ogni persona che incontri in modo tale da ottenerne beneficio", quindi è un augurio come minimo di guarigione.
"Ti amo"...come potrei tradurlo? Effettivamente l' attestazione di un saperci fare, se prendiamo amare come saperci fare, è perlomeno imbarazzante e coi tempi che corrono, se recepita da persone avvedute, c'è il rischio che chi la riceve possa come minimo riderne o prenderla come uno struggente miagolio che continua ad essere emesso perché si è convinti che lo si debba emettere. Mi verrebbe voglia di scrivere che dire "ti amo" è una follia, ma tutte le volte che ci provo mi viene in mente "...il discepolo che Gesù amava..." e "...e Gesù la (o lo?) amò...". Ora non ho "voglia" di consultare bibbie telematiche, ma non ricordo che Gesù abbia detto ad alcuno "Ti amo". Rimango in attesa di smentite che possano arricchirmi correggendo un mio errore. Mi va di scrivere che amare è un agire. Alla fine Gesù ed altri hanno detto, hanno operato...Credo che ogni "Ti amo" sia una risposta ad una domanda, magari neppur formulata, che ci viene dall' altro, dal partner: "Mi ami tu? Ci sai fare con me? Ce la stai mettendo tutta?"(lascio in sospeso la questione del partner che cela mette o non ce la mette tutta, anche se, sotto sotto, son convinto che chi ce la mette tutta, non venga sollecitato a reiterare svenevoli, martellanti "Ti amo").
La stessa domanda che Gesù ha rivolto, credo a Pietro..."...mi ami tu?", che a mio rischio scrivo in altro modo: "...stai facendo ciò che è opportuno fare perché la cosa funzioni?".
Ribadisco che sarebbe bene tornare sui "Dieci comandamenti", perché son convinto che a forza di ripeterli pedissequamente da piccini, hanno fatto la fine dei "Promessi sposi" che nessuno legge più, e rimaniamo davanti ad una porta chiusa che mai si aprirà, se non vogliamo noi, con un pò di sforzo, aprirla, restituendo alle "Dieci parole" il peso che hanno avuto, che hanno, che riavranno.
Logio.

Name: Logio
Subject: Volontà e aver voglia
Email: paologio@inwind.it
25/06/02
Senza essermene accorto mi pare di aver dato un minimo contributo alle tue questioni. Che ne dici caro Riki?
L'unica lasciata, credo, in sospeso è "Quando volontà e aver voglia si sposano?"
La proporrei senz'altro per la prossima chat, per vedere se fra tutti riusciamo a cavarne un buon arrosto.
Grazie Riki, vedi io, ora, la tua questione, la porto con me perché è anche mia...!
Logio.

Name: Logio
Subject: Definizioni
Email: paologio@inwind.it
25/06/02
"Ti amo...vuol dire che mi piaci
ti amo...vuol dire che mi manchi quando non ci sei
ti amo...vuol dire che mi manchi quando ci sei
ti amo...vuol dire che ti voglio
ti amo...vuol dire...
...non lo so cosa vuol dire 'ti amo'...ti amo e basta...non ti basta?"
"Prova a non dirmi 'Ti amo'
dimmi altre parole, non mi dici nulla dicendomi:'Ti amo'
Dimmi che in questo momento
vorresti che le mie mani, belle come cattedrali,
raccogliessero a coppa il tuo viso minuto,
e le mie labbra...
Ti supplico dimmi mille altre parole, impara a parlare...
non dirmi più 'ti amo'...".
Logio

Name: Logio
Subject: Definizioni
Email: paologio@inwind.it
26/06/02
Avevo scritto una cosa qualche ora fa...per fortuna non è stata sottomessa al forum, al suo giudizio...Perché di sciocchezze ne scrivo tante e qualche volta me ne avvedo, magari un pò in ritardo.
Avevo provato a riportare un possibile dialogo fra due persone: un uomo e una donna, nella "fattispecie".
Lei diceva a lui: "Ti amo"
Lui manifestava scontentezza della solita minestra.
Insomma le diceva "Cara... se non è zuppa è pan bagnato...!" riferendosi al da lei proferito immarcescebile, quanto mai vacuo "ti amo".
Alla fine lei veniva travolta dalla richiesta pressante di lui, che le chiedeva espressamente di manifestare il suo affetto per lui con qualche altro migliaio di parole. A scelta.
Non che io ce l' abbia a morte con il "ti amo". E' che penso che a volte venga detto per camuffare il mutismo della consuetudine, del trattamento scientifico del partner. Credo che etichettare le persone e trattarle scientificamente siano la stessa cosa. Allora da quanto tempo non ci sorprende più la persona che ci sta al fianco da anni o da giorni...? Non ci sorprende perché la trattiamo come prevedibile: tutti i suoi passi ci son noti, i suoi gusti, i suoi pensieri...una persona che non incontrerà altre persone. Dire "ti amo"...può servire allora, per continuare a tacere un trattamento del partner che amore non è.Direi che è un trattamento disumano, ma siccome va di moda...e ci sono alcuni che credono nella normalità statistica....
Logio

Name: Anonymous
Subject: ! [nt]
Email:
28/06/02
Replying to:
Un'aspetto caratteristico del superio a che vedere con L'INTRUSIONE.C'è un campo di pressione esterna, si tratta degli eccitamenti provenienti dal mondo esterno.Freud ha molte volte sottolineato che ogni eccitamento scatena una sexualer Uberschuss,
coeccitazione sessuale.Il Superio risulta così una figura crudele, feroce e oscena.