Psicoanalisi Freudiana

ARCHIVIO DEL FORUM FREUD 
(marzo - aprile 2002)

 

Raccolta degli interventi al Forum che vengono, automaticamente e di sua iniziativa,
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Date: 03/10/02 12:51:49 PM
Name: Logio
Email: paologio@inWind.it
Subject: Ben tornato!
Finalmente, dopo un lungo inverno, il ciliegio in fiore...

Date: 03/10/02 02:23:00 PM
Name: Riki
Email: r.mirandola@tiscalinet.it
Subject: Re: Ben tornato!
E' andato perduto un intervento che avevo fatto sul tuo "iniziativa e competenza", insomma un innesto che la gelata ha fatto cadere, ma mi associo al tuo augurio. Altri verranno.
Riki

Date: 03/11/02 03:18:11 PM
Name: Logio
Email: paologio@inWind.it
Subject: Chissà perché...
Chissà perché i tuoi interventi mi fanno ricco come la vista di un ciliegio in fiore. Grazie.(Ma so perché!). Logio


Date: 03/17/02 05:13:23 AM
Name: Gianpietro Sery
Email:
Subject: No Subject
in una chiaccherata con Giacomo Contri pochi giorni fa, è venuto un pensiero che desidero condividere.
a proposito della madre che uccide il figlio, il giudice dice: "strano... manca il movente !"
non è strano.
non è per uccidere che occorre un movente... ma per vivere... e propiziarsi l'altro...
un abbraccio.

Date: 03/17/02 05:15:39 AM
Name: Gianpietro Sery
Email:
Subject: NESSUN SOGGETTO: bella dimenticanza
no comment...

Date: 03/20/02 06:31:40 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Un figlio.
Aggiungo un sorriso a ciò che ho appena letto e riporto ciò che mi ha detto una madre a proposito del "figlio":"Generare un figlio è dare l'adesione ad un progetto che non ci appartiene". Non nascondo che la frase, detta così come l'ho scritta, mi ha sorpreso, se non come qualcosa di nuovo, almeno come la presentazione in forma insolita e più o meno perfezionabile di ciò che da tempo elaboriamo in merito. Logio.

Date: 03/23/02 12:53:30 AM
Name: Riki
Email: r.mirandola@tiscalinet.it
Subject: No Subject
Scrive Giuseppe Pontiggia sul Sole 24 ore- Domenica del 17 marzo scorso che nell’era della globalità si sarebbe eclissata la parola universalità. Vero e facilmente constatabile direi. Vero, ma la parola “universale” è scomparsa dal vocabolario perché sostituita da “globale”? Pontiggia imputa alla globalizzazione questa operazione di rimozione culturale; sarebbe l’idea di globale ad aver fatto la guerra e averla vinta contro l’universale. Non è così. Il termine e il concetto di universale è “fuori corso” da più lungo tempo. Non sto parlando degli universali della linguistica del ‘900, né di quelli del dibattito filosofico medioevale. Parlo di quella certa idea di universale che non solo trova accoglienza nel pensiero di natura ma che ne è un cardine. Perché ci permettiamo di rilanciare la questione dell’universo? Perché è questione del rapporto, del rapporto di uno con tutti. E’ quel pensiero che chiamiamo pensiero di natura che ha reso possibile farla finita davvero con la distinzione universale-particolare e con la correlata opposizione, sul piano della politica come dell’educazione, tra bene di tutti e bene del singolo. E’ se il bene si agisce in modo da riceverlo che vi è costituzione di universo, che si fa universo nella non obiezione al bene ricevibile dall’altro, riconosciuto come possibile fonte di beneficio. L’universo insomma è conseguenza di un trattamento del reale, di un lavoro applicato al reale: trattamento secondo una legge di beneficio e lavoro in forma di domanda e propiziazione.
Ancora su Pontiggia. Egli annota correttamente che, anche se i due concetti – globale e universale – sembrano convergere, coincidere, in realtà così non è perché “globalizzazione è la negazione dell’universalità”. Concordo, ma non per le ragioni che egli adduce e che si possono riassumere nell’idea che la globalizzazione, appunto, costituirebbe la cancellazione della nostra brava cultura umanistica. La ragione presente in quell’affermazione mi pare un’altra. Se globale nega universale è perché in globale il soggetto e la sua domanda non ci sono; il globo è un’entità fisico-geografica e parlare di globo piuttosto che di universo ha qualcosa di analogo al parlare di organismo invece che di corpo: l’organismo non ha questione di moto, il corpo sì. Nella globalizzazione l’uomo è per la legge, perché la legge è presentata astratta (come una legge fisica) dall’individuo pensante e legislatore, non posta ma data; se c’è universo è invece perché la legge è per l’uomo, ed è legge positiva e da porsi per ciascuno, che rende possibile un muoversi secondo soddisfazione nei rapporti di uno con tutti dell’universo, appunto. Qui è rilanciata la questione della soddisfazione, felicità, piacere; là questa questione non ha cittadinanza.
Considero questo un contributo e un invito a una riflessione su un tema finora dominato dalla disputa banalizzante global/no-global.
Riki

Date: 03/26/02 10:29:00 AM
Name: Didier
Email:
Subject: Re: strano
a proposito della madre che uccide il figlio, il giudice dice:"strano".

Date: 03/23/02 02:33:22 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: No Subject
Nella globalizzazione l'uomo, o ciò che ne rimane, è per la querulomania, millantata,praticata,ideologizzata,finalizzata a scardinare in altri soggetti la competenza, non necessariamente "no-global", ma perché no?, che, sola, essendo competenza di posti (soggetto, altro) liberamente occupabili,è per l'universo. Logio.

Date: 03/26/02 12:19:09 PM
Name: cinzia
Email: cinziabegliomini@libero.it
Subject: Re: Re: No Subject
Ho fatto inavvertitamente un errore nell'invio della risposta.E' Cinzia e non Logio che chiede una spiegazione.Scusate la confusione.

Date: 03/26/02 02:14:12 PM
Name: Didier
Email:
Subject: Re:
Ahiahiaiii...

Date: 03/26/02 08:52:39 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Re: No Subject
Concordo con l'ultima parte del suo scritto:la competenza è per l'universo.Mi spiega che cosa c'entra la querulomania con la globalizzazione? Ci sono forse significati del termine querulomania che mi sfuggono.Leggo sempre con interesse i vostri interventi,qualche volta fatico un pò a capire. Cari saluti.
Cinzia

Date: 04/3/02 11:27:46 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: L'appuntamento.
Ho cercato di entrare nella chat in programma per il 3 aprile
e i miei sforzi sono stati coronati da insuccesso...
Oppure si tratta di un appuntamento mancato?
In tutti e due i casi qualcosa non è andato per il verso giusto.
Logio.

Date: 04/3/02 02:11:29 PM
Name: Didier
Email:
Subject: Re: L'appuntamento.
Quale verso...Logio...

Date: 04/4/02 10:37:20 AM
Name: Gianpietro Sery
Email:
Subject: appuntamento del 3 aprile
l'appuntamento in chat del 3 aprile non è mancato, sono mancate presenze di amici, ma a quanto pare per problemi di server solo in alcune zone d'italia.
su segnalazione di qualcuno, abbiamo anche fatto prove di collegamento la sera stessa e il sito era funzionante... in certe zone evidentemente no.
allora, con Riki e Simone che sono riusciti a collegarsi, abbiamo pensato di aggiornare l'appuntamento al 10 aprile per dare la possibilità a tutti gli amici.
l'appuntamento è sempre prezioso.
gianpietro séry


Date: 04/6/02 12:49:47 PM
Name: simone
Email: sitroves@hotmail.com
Subject: come far conoscere la psicanalisi
salve a tutti
come consigliato da giansery e riki nella chat di mercoledi' 3\04\02 voglio riproporre la mia domanda a tutti gli amici del forum,la domanda in questione e' questa:
come noi ben sappiamo il percorso analitico e' un percorso personale di una propria presa di coscienza che non puo' essere
spiegata(ne con le teorie e neppure si puo' far vivere agli altri le proprie emozioni) se non vissuta direttamente.
Data questa come premessa mi pongo il problema e lo pongo anche a voi,come possiamo avvicinare piu' gente possibile(che ne hanno bisogno)se non possiamo far vivere le nostre emozioni agli altri???.
Anche sostenendo che la psicanalisi e' una scienza (e lo e')molta
gente non si avvicina non perche' non la capisce ma perche' non la "vive".
A voi l'ardua sentenza
Ciao a tutti Simone

Date: 04/7/02 01:52:46 PM
Name: Logio
mail: paologio@inwind.it
Subject: Ancora il ciliegio!
Un esempio "chiaro e concreto" di esercizio del talento
negativo è, a mio parere, la tua domanda, una domanda ben formulata, a cui non si può non rispondere e che sicuramente ti porterà il beneficio di altre risposte. Aggiungo che la tua domanda si presenta bene, come quelle persone, tante o poche che siano, che non badano a spese pur di arricchirsi, ed hanno cura della propria persona e quindi di come si presenta(l'abbigliamento, l' eloquio, la pulizia e chi più ne ha più ne metta). Chi bada a spese opera in modo da allontanare da sé l'interesse di altri soggetti dell' universo ed eventuali benefici. Intendo che si potrebbe partire da zero e riconsiderare tutte le nostre abitudini alla luce dell'utilità a fare rapporto.
Hai fatto caso a come sono attraenti i ciliegi in fiore?
Grazie per il beneficio della tua domanda!
Logio

Date: 04/7/02 10:52:14 AM
Name: silpri
Email: silpri@libero.it
Subject: domanda
Vi leggo con interesse,ma il mercoledì sera non posso entrare nella chat,non sono a casa.Ho una domanda (non proprio sugli ultimi temi del forum o della chat).Qualcuno mi fa un esempio chiaro e concreto di talento negativo?Mi piace l'idea,ma non lo so mettere in pratica ....e colleziono porte chiuse in faccia!Mi guardo in giro,pensando" vediamo, qualcuno che pratica il talento negativo ci sarà pure",ma ...mi confondo, vedo opportunismo, "ruffianeria", sfruttamento dell'altro-sì qualcuno ottiene beneficio dalla realtà,ma a che prezzo!
Allora cos'è davvero talento negativo?
GRAZIE
silpri

Date: 04/7/02 02:44:22 PM
Name: Didier
Email:
Subject: Domanda
Può un cinese, uno di quelli veri che abitano in Cina "vivere" la psicoanalisi?

Date: 04/7/02 03:00:28 PM
Name: Didier
Email:
Subject: altra domanda
...e un induista, un buddhista, un animista, un afgano che scappa dalle bombe?Come "vivono" la psicoanalisi costoro...dato che la psicoanalisi è una scienza?

Date: 04/8/02 12:06:34 PM
Name: Giuseppe
mail: kuchs@tiscali.it
Subject: Il cinese sul lettino
Si, certo che puo'. Il cinese non ha altro da fare che contattare un psicanalista cinese.

Date: 04/14/02 03:32:38 AM
Name: silpri
Email: silpri@libero.it
Subject: Re: Ancora il ciliegio!
Sarà per non badare a spese che da anni pago un'analista del Vs."giro"!!!!Per ora mi sento ancora un ciliegio invernale....ma VERRA' PRIMAVERA!!
Io però mi riferivo ad altri prezzi e costi,cioè al numero di "vittime" che qualcuno semina attorno a sè per arrivare allo scopo!Ma allora mi viene un'altra domanda :chi passa sui cadaveri altrui ottiene il proprio tornaconto,ma questo non può essere il beneficio???!
ALLORA QUAL E' LA DIFFERENZA?

Date: 04/15/02 12:43:55 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Re: Ancora il ciliegio!
Ciliegio...ma invernale? Invernale...ma ciliegio? Oppure: ciliegio senza il "ma" e quindi ciliegio, che, come tale, fiorirà?
Se ciliegio, allora primavera!
Non: "ciliegio invernale oggi, ma domani verrà primavera".
Mi spiego con altre parole: ogni volta che ti stendi, accomodi, installi, sul divano o lettino dello psicoanalista, già è guadagno, beneficio.
Non mi dilungo sui proventi della dis-economia del non-rapporto(rapina, furto, inganno, omicidio e chi vuole allunghi la lista), il beneficio che mi interessa, nasce dall' incontro di almeno due soggetti, convinti che non di solo pane vive l'uomo.

Date: 04/16/02 10:52:08 AM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Re: Re: Ancora il ciliegio!
Ancora due parole di commento a ciò che hai scritto...
Nel rapporto di cui parliamo e scriviamo noi, comunità costituita dall'interesse a un lavoro(non "giro" seppure addolcito da virgolette),nel rapporto di cui parliamo,i conti tornano per tutti e due i partners. I conti di chi "semina vittime intorno a sé per arrivare allo scopo"...beh...
torneranno anche...ma per lui solo!
Ancora grazie per le tue domande, che hanno il pregio di muovermi
a risponderti.
Logio

Date: 04/27/02 10:33:29 AM
Name: Gianpietro Sery
Email:
Subject: Re: come far conoscere la psicanalisi
come fare conoscere un paio di scarpe o una località di montagna ?
la comodità di una scarpa la farà preferire per come si conforma con il piede o per la sua morbidezza... la bellezza di un paesaggio darà certe emozioni... come un ciliegio in fiore.
il camminare bene di qualcuno o la soddisfazione al ritorno da una vacanza faranno venire voglia di comprare quella cosa o di scoprire quel paese.
certo le scarpe si mettono in vetrina e i paesi si mostrano in agenzia... in fondo il sito di psicoanalisi è come una vetrina in quella piazza che è internet.
ma non c'è ansia che qualcuno capisca ad ogni costo...
qualcuno diceva: "chi ha orecchie per ascoltare, ascolti" e chi ha occhi per vedere veda.
un avvenimento di soddisfazione non si propaganda ma si pone...
chi desidera saprà raccogliere.
spero di essermi spiegato, simone.
nb: e questo è per l'universo... non tanto perchè la psicoanalisi è una scienza, quanto perchè l'uomo, ogni uomo, è costituito nella soddisfazione.
essere un figlio è possibile per ciascuno.
gianpietro séry

Date: 04/27/02 11:16:28 AM
Name: Gianpietro Sery
Email:
Subject: una risposta per silpri... a proposito del calpestare l'altro...
credo che l'attesa di beneficio e soddisfazione da parte dell'altro, ci ponga nei suoi confronti in posizione di amico e di socio escludendo quindi ogni possibile forma di sopraffazione e di odio.
anche nella laicissima Bibbia è solo la perdita della posizione di figlio che genera incomprensioni e morte.
quando l'altro diventa un nemico è solo perchè l'universo non è più vissuto come fonte di beneficio dalla posizione di soggetto e di erede.
gianpietro séry

Date: 04/30/02 05:32:49 AM
Name: Giuseppe
Email: kuchs@tiscali.it
Subject: interruzione dell'analisi
Vorrei confrontarmi con qualcuno che abbia interrotto il proprio setting psicanaitico considerandolo per qualche ragione come esperienza poco edificante o per ragioni di proprie resistenze o imputando all'analista una scarsa professionalita'. Giuseppe. Posta: kuchs@tiscali.it

Date: 04/30/02 04:27:11 PM
Name: Logio
Email: paologio@inwind.it
Subject: Netiquette
Finalmente una città, una costituzione, delle leggi.
Logio.